Caprese, cosa vedere: casa natale di Michelangelo, luoghi francescani, monumenti

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Il castello di Caprese, le chiese nel territorio, i torrenti che affluiscono nel Tevere, le montagne e i boschi di castagni. Una descrizione che assomiglia ad una favola antica ma è la Toscana, quella più a levante.

Due sono gli imperdibili monumenti di Caprese: all’interno del castello il Museo casa natale di Michelangelo e vicinissimo la chiesa dove è stato battezzato, situata ai piedi del fortilizio medievale. Attorno a quest’edificio di culto si trova il borgo storico, un caratteristico gruppo di case esposto a sud e al riparo dai venti.
Questa piccola chiesa, con la sua campana del 1297, è dedicata a San Giovanni Battista (santo che è anche il patrono della comunità). All’interno dell’edificio la semplicità dell’ambiente ad aula unica evidenzia l’importanza del fonte battesimale, testimonianza tangibile di un atto di fede e di un nome che da lì è diventato sinonimo di grazia nelle arti. Più distante dal castello, ma molto significativo, è l’Eremo della Casella, il luogo da dove San Francesco vide per l’ultima volta il Sacro Monte della Verna, congedandosi con queste parole Salute a te, monte benedetto, salute a te, monte della preghiera, della penitenza, della pace, della gioia. Non è in tutto il mondo un monte più Santo”. L’eremo è posto sul crinale dell’alpe di Catenaia, all’altitudine di 1262 metri s.l.m. e per molti anni ospitò una comunità religiosa. Il territorio di Caprese è molto vasto e molti sono i luoghi dove si trovano insediamenti storici, spesso con importanti complessi religiosi: ad esempio l’Abbazia camaldolese di San Martino a Tifi che sorge in una collina di fronte al castello. Un po’ più distante ma antichissima è la Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano, adagiata quasi al centro di in una piccola valle, lì presente almeno dal 1061. All’interno dell’edificio vi è una terracotta invetriata di Giovanni della Robbia, che raffigura la Madonna incoronata da due angeli ed affiancata dai Santi Ippolito e Cassiano. In tutt’altro versante la chiesa di San Polo a Monna, dedicata a San Paolo. Secondo la tradizione popolare la chiesa era oggetto di certi lavori nel 1215, all’epoca del terzo viaggio di San Francesco alla Verna. Qui il Santo aiutò gli operai riuscendo a collocare miracolosamente un enorme e pesantissimo architrave di pietra sulla sommità di una porta dell’edificio. La tradizione vuole che lo stesso San Francesco abbia fatto sgorgare una sorgente d’acqua freschissima, che tutt’ora scorre nella fontanella presso la chiesa. San Cristoforo a Monna (Caroni) è una delle più belle chiese di Caprese Michelangelo. L’edificio, pregevole per la sua architettura tipicamente benedettina, risale all’alto Medioevo; l’origine longobarda è testimoniata dal pluteo di pietra scolpita rinvenuto durante i restauri, tutt’ora esposto e visibile all’interno.
Questo è solo un piccolo esempio di cosa è possibile vedere a Caprese, si trovano molti altri luoghi memorabili.

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