Caprese, il paese dov’è nato Michelangelo Buonarroti
Il giorno 6 marzo 1475 qui nacque un bambino, gli fu dato il nome di Michelangelo. All’interno del medievale castello di Caprese iniziò così la sua vita uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, il cui nome è divenuto sinonimo di eccellenza.
Caprese ha due particolarità. La luce: che nelle ore del tramonto illumina la casa natale di Michelangelo, a ricordare lo straordinario valore di queste montagne. Il suono: dell’acqua che scorre, inno permanente alla vita che nasce.
Il territorio di Caprese, collocato a ridosso della dorsale dell’Appennino tosco-romagnolo, è stato popolato fin dall’antichità. Basti pensare che si trova tra il Tevere e L’Arno, fiumi sacri ai Romani e agli Etruschi e che doveva essere un allettante luogo di rifornimento di legname. Fulcro della zona è il castello di Caprese, in una regione in cui gli altri insediamenti sono tutti dei piccoli “castelli”.
Sembra strano oggi che territori così montani abbiano avuto un tempo importanza, ma una volta il rapporto con il “contado” era diverso, da qui venivano le ricchezze della natura: il legname, i pascoli, le castagne, l’olio, il vino, i funghi, ma anche l’acqua, il cui valore in passato era enormemente più vivo che oggigiorno. Ma non solo. Era fondamentale presidiare una via di transito quando si viaggiava a passi lenti. Proprio per questo anche qui Francesco ha lasciato numerose testimonianze dei suoi numerosi cammini verso il Sacro Monte della Verna.
Il cielo fu osservato da Francesco e molti secoli dopo da Giovanni, di cognome Santini, che nato a Caprese fu eminente astronomo a cui oggi si intitolano biblioteche e centri culturali.
Una terra di devozioni laiche e religiose, dove si respira aria pulita non comune, intrisa di eventi che hanno cambiato per sempre il corso dell’umanità.
Dal 1913 Caprese è Caprese Michelangelo, assolvendo il suo dovere civico in onore all’illustre concittadino.